PICCHIO VERDE - Guardiani Italiani

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PICCHIO VERDE (Marche)

La giovane Kypra ancora non comprendeva il forte legame con l'oggetto che le era stato affidato durante la cerimonia della Primavera Sacra. Sapeva, però, che sarebbe toccato a lei custodire il vero artefatto magico tramandato dagli antenati del suo popolo. Alle altre ragazze, infatti, era stata data una copia del sacro oggetto, che le avrebbe accompagnate per tutta la vita e che sarebbe stato deposto, alla fine dei loro giorni, sul proprio ventre al momento della sepoltura. La pratica di creare più copie dell'oggetto era stata pensata per proteggere e celare il vero "Anello Sacro". Kypra sapeva che l'Anello doveva rimanere in suo possesso fino al giorno in cui sarebbe giunto il momento di cederlo alla nuova sacerdotessa, in occasione di una nuova Primavera Sacra, oppure, alla fine dei suoi giorni, ai guerrieri del suo popolo che l'avrebbero custodito fino alla nuova cerimonia. Infatti, cresciuta come "sacrata", cioè protetta dagli dei, Kypra rivestiva il compito di divenire guida e Guardiana di una nuova comunità, una colonia che dal suo popolo si sarebbe allontanata verso una nuova terra; così nasceva un nuovo popolo. Vista la sua dimensione, Kypra poteva tenere l'oggetto a forma di cerchio con entrambe le mani e da subito si accorse che ciò le permetteva di guardare il mondo attraverso di esso. Neppure lei sapeva spiegarlo, ma, sebbene la realtà vista tramite l'anello apparisse normale, c'era qualcosa di diverso. Il segno che il suo popolo aspettava non tardò ad arrivare e Kypra, grazie all'Anello, poté vederlo chiaramente: un picchio verde si posò improvvisamente su un vessillo per poi riprendere il volo verso l'orizzonte. Quella era la direzione e Kypra, attraverso gli occhi del piccolo animale totemico, poteva già vedere la loro destinazione. Un luogo meraviglioso, dalla natura rigogliosa e dai paesaggi pieni di suggestiva bellezza. Fu così che il popolo di Kypra inizio il suo cammino per giungere alla nuova "terra promessa" in cui vivere.

Francesco Marchesini è un giovane ornitologo di 19 anni che fin da piccolissimo nutre la passione per lo studio degli uccelli. In verità, sebbene le sue conoscenze nell'ambito dell'ornitologia siano molto avanzate, Francesco non può definirsi un professionista a tutti gli effetti. Ciononostante, il giovane ha scritto già un libro dal titolo "Dinosauri Odierni", in cui analizza tutte le prove a sostegno delle scoperte che dimostrerebbero come gli uccelli siano i dinosauri di oggi. Il giovane, infatti, ha una lunga esperienza iniziata, dopo i primi anni di osservazione dettati dalla passione in età adolescenziale, come frequentatore di una stazione di inanellamento, per poi formarsi in anni di ricerca e studio dall'osservazione dei campioni, alle osservazioni in laboratorio. Ma ciò che rende più felice Francesco, tanto da non fargli sentire neppure la noia tra un avvistamento e l'altro, è la ricerca diretta sul campo. Infatti, armato del suo equipaggiamento, con binocolo, cannocchiale, macchina fotografica e taccuino, il giovane si sposta nelle più impervie zone selvagge, incurante anche di eventuali condizioni climatiche sfavorevoli, per l'osservazione diretta degli esemplari in natura. In particolare, tra le zone dove la natura esplode in tutta la sua maestosa bellezza, Francesco, ama praticare birdwatching alla gola o passo del Furlo, nel cuore delle sue amate Marche. Fra gli uccelli che qui può ammirare, spicca l’aquila reale, ma anche tanti altri, tra cui l'immancabile picchio verde, simbolo della regione. Quando il giovane l'osserva, non può non pensare alla straordinaria coincidenza che non solo gli ha permesso di vivere in una regione con una così variegata presenza di esemplari e specie, ma che fonda il suo mito proprio su quel picchio che le leggende considerano un animale totemico dei primi abitanti di quella terra, i Piceni. Un giorno, però, proprio durante uno dei suoi lunghi appostamenti, mentre osserva un esemplare maschio del picchio verde, questo si posa sull'obbiettivo della sua macchina fotografica. Il ragazzo sulle prime rimane sorpreso dall'incredibile comportamento del volatile che, notoriamente, è un animale schivo, ma improvvisamente accade qualcosa... Francesco si ritrova a correre nella macchia verde inseguendo quel picchio che lo sta guidando in un luogo che il giovane già figura nella sua mente, una grotta! All'interno di questa, proprio vicino a una roccia su cui si posa il picchio verde, c'è la figura di una ragazza dalla lunga tunica e un oggetto che Francesco riconosce subito: l'Armilla, l'anello piceno chiamato anche Anello di Cupra, misterioso manufatto archeologico rinvenuto in diverse tombe femminili degli antichi Piceni. A quel punto, lo spirito della sacerdotessa gli parla: "Il mio nome è Kypra e in vita ero la sacerdotessa del popolo che abitava questa terra. Fui rapita con l'inganno e rinchiusa in questa grotta in cui trovai la morte, ma la mia missione non è finita. I tempi che viviamo richiedono che un nuovo Guardiano sorga per difendere questa terra. L'Anello Sacro ha scelto te, diventerà la tua arma, il tuo potere .. tu sarai il Picchio Verde!"

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