PERSONAGGI > I GUARDIANI
Armando Celere è un giovane Carabiniere del Nucleo Operativo e Radiomobile Roma, abilitato esclusivamente come "autista di guida veloce" al volante delle "Gazzelle". Grazie alla sua incredibile abilità alla guida e alla sua memoria fotografica con cui ricorda perfettamente tutti i visi dei pregiudicati, è temuto dalla criminalità della capitale. La sua determinazione e il suo coraggio, invece, gli valgono l'ammirazione e il rispetto dei colleghi dell'Arma.
Nel corso degli anni, sul lavoro, sebbene insieme ai suoi compagni d’arma sia riuscito a far rispettare l'ordine e a consegnare alla giustizia i criminali, Armando si rende sempre più conto che, per fare la differenza, ci vorrebbe "qualcosa di più". La criminalità diventa infatti ogni giorno più sfacciata e arrogante e non si fa certo scrupoli. A peggiorare le cose, c'è la presenza dei supercriminali che, con i loro poteri, minacciano ancora di più l'incolumità dei cittadini e delle stesse Forze dell'Ordine. Certo, a combattere questi ci pensano i supereroi, ma non sempre sono presenti. Wonder Roma, ad esempio, non combatte il crimine per lavoro. Armando sa bene che solo la presenza costante sulle strade delle Forze dell'Ordine può fare la differenza contro quel mondo criminale dalla mille sfumature. Solo investendo in risorse per l’equipaggiamento di coloro che operano in situazioni quotidiane di rischio, ci sarebbe stata una piccola possibilità di porre un freno al dilagare della violenza e dei soprusi verso gli onesti cittadini. Il malcontento è condiviso anche dai suoi colleghi e, a seguito di eventi dove alcuni carabinieri hanno perso la vita, non passa molto che le lamentele arrivino ai piani alti.
E' a questo punto che il Comandante generale dell'Arma decide di avere un confronto diretto con il Nucleo Operativo e Radiomobile, per analizzare la situazione dal punto di vista degli uomini che operano sul campo. E' una fredda e piovosa mattina d'inverno quando, all'interno di una sala, gli interessati vengono convocati per un incontro con il “Capo”. Dopo l'imbarazzo iniziale e le timide rimostranze nel rappresentare il loro disagio e la loro impotenza, principalmente nel combattere la sempre crescente presenza di supercriminali, il generale, alquanto contrariato, sbotta:
«Ma insomma, di cosa avete bisogno?»
Armando Celere, che fino a quel momento era rimasto zitto in fondo alla sala, lasciando che fossero i suoi superiori a prendere parola, proprio a quella domanda, per cui nessuno dei suoi colleghi aveva pensato a una risposta logica, si alza in piedi facendo cigolare la sedia:
«Di cosa abbiamo bisogno, generale? Di diventare supereroi!»
Nella sala cala il gelo. Per via della sua incomprensibile richiesta e per il suo tono e la sua fermezza proprio nei confronti del capo, i colleghi si voltano a guardare Armando con uno sguardo di commiserazione per la sua sorte.
In risposta, il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri, tuona:
«Come si chiama lei?»
«Appuntato Scelto Armando Celere, signore!»
Il generale lo guarda, soppesandolo,
e dopo qualche istante gli risponde:
«E sia... le daremo il potere di un supereroe!»
Mesi più tardi, dopo varie sessioni di allenamento fisiche e alla guida di una supercar, Armando inizia la sua nuova avventura con il grado speciale di Comandante Alfa del Nucleo Operativo e Radiomobile. Il Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, infatti, in concomitanza con l’avvio un programma speciale di rinnovamento, aveva indetto quella famosa riunione proprio nella speranza di trovare un candidato ideale per quel ruolo speciale. Ora, grazie ad avveniristiche tecnologie, il giovane Carabiniere non solo possiede una tuta e armi speciali, ma anche una accessoriatissima supercar che nelle sue mani, grazie alla sua innata abilità di pilota, può raggiungere tutto il suo potenziale. Gli hanno dato anche un nome speciale, proprio come un supereroe, un nome che esprime l’idea di un simbolo come quello dell’Arma dei Carabinieri… ora, il giovane Armando Celere combatte il crimine con il nome di FIAMMA D’ACCIAIO!