KALLIOS - Guardiani Italiani

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Il sanguinario Kallios, il principe greco che, in un tempo lontanissimo, fu soprannominato "lo sterminatore di popoli", ora vive a Gallipoli, conosciuta come "la Perla Dello Ionio", in un bell'appartamento con terrazzo e piscina dove, in estate, si intrattiene con il suo harem, tra giochi nell'acqua e improvvisate sveltine di gruppo. Le urla di piacere delle ragazze, che si odono provenire dal terrazzo dell'ex principe, nel tempo, hanno acceso la fantasia degli abitanti della ridente cittadina, tanto che tra i vicoli si è iniziato a mormorare che alcuni dei gallipolini discendano dall'ormai quasi dimenticata comunità dei "Kai", un gruppo di ragazzotti tristemente famosi per una lunga serie di furti in case e negozi e di cui Kallios deve essere stato probabilmente il padre. In paese, si pensa fu lo stesso Kallios, in un tempo molto remoto, ad aver costruito il primo nucleo cittadino. Una antica leggenda, infatti, narra che l'ex principe, in un lontanissimo passato, mosso da implacabili ambizioni di conquista, avesse ucciso in battaglia diversi giovani amanti di Afrodite, scatenando così la collera della dea dell’amore. Nel frattempo, il pellegrinaggio del principe greco, alla volta di nuove terre come obiettivo delle sue campagne di conquista ed espansione, continuavano a portare l’uomo alla scoperta del basso Salento, dove incontrò una bellissima fanciulla di cui si innamorò a prima vista e da cui venne subito corrisposto. La ragazza riuscì a spegnere la sua sete di conquista e, dal giorno del loro incontro, Kallios iniziò solo a vivere per lei. Sembrava una favola, ma la dea Afrodite, che non aveva dimenticato il precedente affronto, si vendicò lanciando una maledizione su di loro e tutte le volte che i due amanti cercavano di incontrarsi, una fitta nebbia appariva per disorientarli e il principe si ritrovava, come per magia, tra le braccia di altre donne. La maledizione, infatti, aveva donato il principe di un fascino irresistibile per tutto il genere femminile, ma non sarebbe mai stato ricambiato dalla donna che amava e che a sua volta lo amava. I due cercarono allora con pazienza che l’ira della dea si placasse, ma data la vana attesa, la fanciulla per il dolore ne morì. A questo punto il principe decise di affrontare la stessa sorte e, caricato il corpo senza vita della giovane su una barca, si spinse verso il mare aperto, attendendo la stessa fine. Uscito dal porto, però, in balia delle onde del mare, una strana corrente lo condusse verso una terra inesplorata e ancora inabitata. L’uomo comprese che gli dei stessero stabilendo una sorta di pace, desiderando che lui mettesse piede in quel luogo. Sceso sulla terra ferma, quindi, depose la giovane e cominciò i lavori per l’edificazione di un luogo fortificato alla sua memoria e alla sua difesa, una città che, in ricordo di lui e della sua amata, chiamò “Kallípolis”, la città bella, l'odierna Gallipoli.
Kallios scoprì che la maledizione lo aveva dotato anche di una straordinaria longevità e il tempo, e le innumerevoli amanti, finirono per lenire il dolore dato dal ricordo della sua amata. Nei secoli che seguirono, l'ex principe abbandonò Gallipoli per molto tempo e, prima di ritornarvi, visse molte altre avventure in giro per il mondo per terre e per mari. Finì anche per diventare l'amante di Scilla, l'ittiocentaura Leviatana del popolo marino dei Quinotauri. Il tridente che Kallios usa come arma e che porta sempre con sé è un regalo donatogli proprio da Scilla. Per questo motivo, per il fatto di conoscere così bene Scilla, viene contattato da Tritone, il principe del mare, che, con il rozzo Capitan Pescara al seguito, gli fa visita in quel di Gallipoli per proporgli di aiutarlo a combattere i Quinotauri...
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